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Meta AI: l’intelligenza artificiale di Meta sbarca su WhatsApp, Facebook e Instagram

  • Immagine del redattore: Sara Lovato
    Sara Lovato
  • 27 mar
  • Tempo di lettura: 3 min

Cosa cambia per utenti e brand nell’ecosistema digitale europeo


Meta ha annunciato l’arrivo di Meta AI, il suo assistente basato su intelligenza artificiale, nelle applicazioni WhatsApp, Facebook, Instagram e Messenger, anche in Italia. Questo lancio rappresenta un passo significativo nell’integrazione dell’IA nelle piattaforme social più utilizzate, offrendo agli utenti nuove funzionalità intelligenti direttamente all’interno delle app che usano quotidianamente.


Tuttavia, il rilascio è graduale. Attualmente, Meta AI è attivo per tutti gli utenti su WhatsApp, mentre l’estensione a Facebook, Instagram e Messenger sarà completata progressivamente nel corso delle settimane, come confermato da fonti ufficiali.



Cos’è Meta AI?


Meta AI è un assistente virtuale progettato per interagire con gli utenti in modo naturale e offrire supporto in una vasta gamma di attività quotidiane. Basato sul modello open source LLaMA 3.2, l’AI di Meta è simile ad altri chatbot come ChatGPT o Gemini, ma è integrata nativamente nelle app del gruppo.


L’obiettivo dichiarato è quello di fornire un’esperienza fluida, rapida e utile, mantenendo l’utente all’interno dell’ecosistema Meta. In Europa, l’assistente è disponibile in sei lingue, tra cui l’italiano.




Funzionalità principali di Meta AI


All’interno delle app Meta, l’assistente offre diverse funzioni pensate per semplificare la vita quotidiana:

Risposte intelligenti

Fornisce informazioni su argomenti culturali, attualità, curiosità o istruzioni pratiche.

Organizzazione e pianificazione

Aiuta nella programmazione di eventi, creazione di liste o pianificazione di viaggi.

Supporto alla scrittura

Suggerisce messaggi, didascalie per i social media, testi descrittivi o promozionali.

Interazione nei gruppi

Può essere menzionato nelle chat di gruppo su WhatsApp con @MetaAI, partecipando alla conversazione.



Come accedere a Meta AI


Per utilizzare Meta AI su WhatsApp:

1. Scrivi @MetaAI in una chat privata o di gruppo

2. Tocca l’icona che comparirà nella barra di digitazione


Una volta attivato, l’assistente potrà rispondere su una varietà di temi, offrendo supporto immediato.



Disponibilità e prospettive future


Il rollout è iniziato in 41 Paesi europei e 21 territori d’oltremare, con l’intento di estendere progressivamente la disponibilità a tutti gli utenti.


Attualmente, Meta AI offre principalmente funzionalità testuali, ma è già prevista un’estensione delle sue capacità: generazione ed editing di immagini, contenuti visivi su richiesta e interazioni sempre più personalizzate, come già avviene negli Stati Uniti.




Meta AI come nuovo filtro tra brand e utente


Se Meta AI inizia a suggerire, riassumere o riformulare i contenuti, si comporterà come un nuovo “motore di ricerca interno” per il mondo social.

Per i professionisti del marketing, questa è la riflessione chiave. Così come Google ha trasformato la distribuzione dei contenuti web, una AI integrata nei social potrebbe intermediare la relazione tra brand e pubblico, diventando di fatto un nuovo gatekeeper.


Cosa significa?

• I contenuti non verranno più mostrati “così come sono”, ma filtrati, sintetizzati o riformulati da un algoritmo.

• Un post potrebbe essere “riassunto” dall’AI, oppure il brand potrebbe essere consigliato o ignorato in base a come l’AI valuta rilevanza, chiarezza e qualità del contenuto.

• I social, da piattaforme di pubblicazione diretta, diventano spazi curati da un’intelligenza, che seleziona per l’utente ciò che merita attenzione.



Strategia per i brand: contenuti AI-oriented


Questa trasformazione implica un cambio di paradigma nella scrittura e progettazione dei contenuti. Serve un copywriting pensato non solo per l’utente umano, ma anche per essere comprensibile, utile e selezionabile da una AI.


Titoli e hook immediati

→ L’AI tenderà a estrarre o sintetizzare: i messaggi vanno detti subito, con chiarezza.


Contenuti strutturati

→ Liste, bullet point, paragrafi brevi aiutano l’AI a leggere meglio e indicizzare il contenuto.


Keyword e pertinenza semantica

→ Proprio come nella SEO, parole chiave ben scelte aiutano l’AI a classificare correttamente un post.


Coerenza e autorevolezza

→ Un’identità riconoscibile migliora le possibilità che un brand venga selezionato o raccomandato nei suggerimenti dell’AI.



Conclusione


Meta AI non è (ancora) una rivoluzione, ma è la prima tappa di un’evoluzione in cui l’intelligenza artificiale sarà parte integrante dell’esperienza digitale quotidiana.


Per gli utenti, rappresenta uno strumento utile, comodo e naturale.

Per i brand, è un nuovo interlocutore invisibile: un algoritmo che potrà amplificare o filtrare i messaggi, condizionare visibilità e rilevanza, ridefinire il modo in cui si costruisce valore.


👉 La vera sfida?

Scrivere contenuti che parlino agli utenti, ma anche agli algoritmi che li accompagnano.

 
 
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